- 20 Maggio 2021
- Posted by: Francesca Norcia
- Categoria: Novità
Quello della sostenibilità è il topic più discusso degli ultimi anni che continua a fare tendenza. Ogni impresa oggi deve confrontarsi con l’ethical living dei consumer di ogni settore – dalla gastronomia al turismo, dalla moda all’architettura, dall’industria alla mobilità – ispirato da una maggiore sensibilità per le tematiche ambientali.
Perfino l’universo Tech è stato coinvolto dal trend della sostenibilità e manifesta ambizioni green, impegnandosi per un’innovazione sostenibile.
Ma come la ricerca di sostenibilità si può conciliare con la necessità di imprese e industrie di rendere, tramite l’impiego della tecnologia, processi operativi più veloci e servizi più efficienti?
La tecnologia può essere planet-friendly, scopriamo insieme in che modo.
Data Center Hyperscale ed elaborazione dei data
Conseguenza diretta della crescente adozione di tecnologie digitali nelle imprese e nella vita professionale e privata è la produzione di una massiva quantità di dati che devono essere elaborati e gestiti in modo che risultino sempre disponibili per trarne insight e informazioni utili per abilitare nuovi servizi e a generare nuovo valore.
La gestione di questi dati si basa su una complessa infrastruttura di reti e cloud connessi a un Data Center (in particolare a quelli di più grandi capacità, gli Hyperscale Data Center), il cui funzionamento prevede l’impiego di massicce quantità di elettricità e di enormi computer, più un complesso sistema di raffreddamento per impedire che questi si surriscaldino.
Si stima che l’industria IT rappresenti da sola il 3% delle emissioni mondiali di CO2, alla pari con l’industria aeronautica. In più, l’assemblaggio di dispositivi tecnologici depaupera le risorse ambientali e crea problemi di smaltimento.
Eppure si aprono nuovi scenari di collaborazione tra innovazione tecnologica e sostenibilità, sempre più collegate virtuosamente. Le moderne tecnologie sono in grado oggi di misurare in modo sempre più dettagliato l’impatto ambientale delle nostre azioni. Nel settore agroalimentare, ad esempio, centinaia di start up sono impegnate nella ricerca di soluzioni anti-wasting basate sul monitoraggio dei consumi e sul riuso, promuovendo una sostenibilità ambientale e sociale.
Nell’ambito IT una buona pratica, che però sta prendendo timidamente campo soltanto nelle grandi corporation dei Paesi Occidentali, è quella di alimentare i propri Data Center esclusivamente con energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili.
Altro goal importante riguarda l’Edge Computing, l’architettura informatica alternativa al Data Center Hyperscale, perché meno onerosa in termini di dispendio energetico.
L’Edge Computing è l’alternativa sostenibile
L’Edge Computing è l’architettura IT con sistema decentralizzato di elaborazione dei dati. Questi ultimi, anziché essere trasportati per migliaia di chilometri fino ai Data Center centrali, vengono analizzati a livello locale, ai margini della rete, limitando enormemente la quantità di bytes/informazioni da trasferire al cloud. Ciò riduce drasticamente i tempi di latenza e di attesa, abilitando la fruizione di dati in tempo reale anche da più dispositivi connessi.
Nel pieno della rivoluzione dell’Internet of Things (IoT), ossia della connessione alla rete di qualsiasi tipo di apparecchio e dispositivo in ambito domestico e industriale, l’Edge Computing dota ogni dispositivo di un’adeguata capacità computazionale per un’elaborazione dei dati a livello locale.
La potenza di calcolo viene così distribuita in più punti, limitando enormemente il traffico di rete e il lavoro dei Data Center, e quindi l’energia richiesta dagli stessi, abbattendo il fabbisogno legato al raffreddamento dalle apparecchiature hardware e il dispendio energetico richiesto dal trasporto dei dati.
Inoltre mentre i Data Center cloud rimangono sempre attivi anche se inutilizzati, i micro-Data Center Edge, invece, possono essere progettati come risorse “dormienti” nei momenti off. Questo non significa che l’era del cloud stia per concludersi, ma solo che, spostando parte della capacità di calcolo sull’Edge, si può puntare su un sistema ibrido in cui il cloud si attiva solo per le elaborazioni di dati importanti in ottica lungo termine.
Snam: da azienda energetica a Edge data company
Le potenzialità del cloud ibrido Edge in termini di efficienza a ridotto impatto ambientale è stata già colta da Snam, una delle più grandi società di infrastrutture energetiche del mondo, la prima azienda in Europa per estensione della rete di trasporto del metano. A Snam dobbiamo la metanizzazione della Penisola, o ancora il Transmed, il gasdotto che attraversa il Mediterraneo anche a seicento metri di profondità.
La tecnologia informatica è essenziale nel campo in cui Snam opera. Il monitoraggio dei consumi, le valutazioni sulla richiesta di gas e la necessità di dirigerlo verso questa o quella parte della rete, nonché tutte le attività di efficientamento, non possono prescindere dall’analisi dei dati.
Soprattutto se consideriamo che il principale obiettivo di Snam è quello di diventare una società zero net carbon entro il 2040, investendo cioè su una miscela di metano e idrogeno, l’azienda ha bisogno di implementare nuovi device per raccogliere dati in grado di predire, grazie ad algoritmi sofisticati, l’esatta taratura dell’attività delle turbine che comprimono la miscela di gas su cui punta per la transazione energetica.
Il piano è quello di usare un Cloud ibrido, che l’azienda ha sviluppato con Microsoft, e di posizionare nei punti nodali della rete 600 dispositivi Edge, destinati ad elaborare circa il 30% dei dati raccolti proprio lì dove sono stati generati. I device di IoT ed Edge servono soprattutto per monitorare consumi, emissioni, pressione e portata dei gas. Le informazioni più “pregiate” e meno time-sensitive, saranno invece convogliate verso il cloud, preservato così dal sovraccarico.
L’esempio di Snam dimostra che sostenibilità e digitalizzazione non sono in antitesi, anzi la seconda può favorire e incentivare la prima.
Un mondo più sostenibile è possibile, anche grazie alla tecnologia e all’innovazione. Se hai bisogno di sapere di più su come la tecnologia può aiutare il tuo business verso una transazione sostenibile contattaci qui.