- 24 Maggio 2022
- Posted by: Francesca Norcia
- Categoria: Novità
Parola d’ordine: immediatezza.
Ordinare un prodotto online e riceverlo non solo in giornata ma addirittura in poche ore o, in alcuni casi, in una manciata di minuti, pare sia l’ultimo bisogno degli acquirenti 4.0.
Hai mai sentito parlare di Quick Commerce? Scopriamo insieme cos’è e cosa lo rende possibile.
L’era del commercio istantaneo
Il Quick Commerce o Q-Commerce è un servizio digitale che pone come priorità l’evasione dell’ordine del cliente e la consegna del prodotto nel più breve tempo possibile.
Complici la pandemia e lo smart working, in Italia e nel mondo si è assistito ad una decisiva accelerazione della crescita degli acquisti online e, in particolare, di quelle modalità di commercio fatta di transazioni rapide e pronte consegne e il trend sembra non arrestarsi.
In particolare negli Stati Uniti, secondo un rapporto di Coresight Research di fine 2021, il Quick Commerce genererà tra i 20 e i 25 miliardi di dollari di vendite di prodotti essenziali solo nel 2022.
Parlando di commercio veloce o istantaneo, ovviamente viene subito da pensare al colosso Amazon, che ha fatto della consegna rapida uno dei punti di forza del suo business. Ma in realtà, il processo iniziato dalle Big Tech mondiali ha innescato una vera e propria rivoluzione di mercato che ha visto l’insinuarsi di questo nuovo paradigma di vendita e di consegna ultraveloce anche nelle realtà più piccole e locali.
Il settore grocery ne è la prova. Il cambiamento delle abitudini di vita degli ultimi anni ha in un certo senso democraticizzato servizi prima riservati solo a una nicchia di popolazione. Così la consegna della spesa a casa, una volta limitata solo ad alcuni prodotti e alle grandi città, oggi è diventata un’abitudine molto popolare, garantita da qualsiasi tipo di esercizio di alimentari e adottato da personas molto eterogenee.
Inoltre, se da una parte gli utenti hanno iniziato a ordinare online con maggiore frequenza, contribuendo a un aumento del numero di checkout, al tempo stesso si è assistito ad una diminuzione del volume dei carrelli, spesso contenenti pochi prodotti. Questo dimostra un chiaro e radicale cambiamento delle abitudini d’acquisto: la velocità del flusso della transazione e la comodità di ricevere in poco tempo e direttamente a casa un bene prevalgono addirittura sull’economicità.
È chiaro che il tutto è reso possibile dalle mille nuove funzionalità integrate con i mondi digitali. Basti pensare agli aggregatori, software o app che collezionano prodotti di fonti diverse messi insieme in modo ordinato per garantirne una nuova fruizione – su cui i corrieri a richiesta hanno fondato la loro attività – o al social commerce, ossia la possibilità di acquisto in-app, all’interno dei social, che non richiede ulteriori registrazioni. Bastano pochi click e la cena arriverà a casa appena qualche minuto dopo!
In Italia Macai ti invita a scaricare l’app e a creare il tuo carrello scegliendo tra migliaia di prodotti di qualità che ti verranno recapitati a domicilio in pochi minuti. La società punta a raggiungere un’offerta di 7.500 prodotti e una consegna alla porta di casa super fast. E così, per le nuove e sempre più efficienti politiche di esperienza utente, ecco spiegato il successo di servizi come Glovo, Deliveroo e JustEat e di tante altre realtà del settore delivery che sono diventate dei modelli da imitare per i servizi di commercio istantaneo che propongono.
Quando si tratta di cibo pronto, è chiaro che la consegna deve necessariamente essere rapida, ma il Q-commerce è ormai un’esigenza diffusa a prescindere dalla categoria merceologica.
“Consegniamo tutto ciò che vuoi”, è così che l’irresistibile claim di Glovo – che ha esteso il servizio di delivery anche a generi non alimentari conquista sempre più utenti, probabilmente trovati sprovvisti all’ultimo momento di prodotti per la casa o addirittura farmaci.
Poi c’è chi, sfruttando l’appeal del fast purchase, ha reinventato le regole, rendendo perfino allettante l’acquisto online di fiori, un bene che, per deperibilità, non si sposa (o almeno così pensavamo) con i ritmi del mercato digitale, quanto meno con quelli di qualche tempo fa. Si tratta della start-up spagnola Colvin, che ha lanciato il primo servizio di Q-Commerce con Glovo a Milano nell’aprile del 2021. A ottobre il servizio è stato attivato anche nella città di Torino e poco dopo in molte altre città italiane. Colvin è responsabile della preparazione dei bouquet e della spedizione ai diversi magazzini, mentre il team Glovo è responsabile del ritiro e della consegna. Ed è così che, grazie a consegne ultrarapide, Colvin riesce nella mission di trasformare un giorno ordinario in una giornata straordinariamente colorata portandoti a casa un mazzo di fiori freschissimi, raccolti direttamente dal campo degli agricoltori qualche ora prima, a detta del retailer.
Amazon, come sempre, alza l’asticella sul delivery, garantendo consegne in tempi record, se effettuate entro un determinato orario nelle zone coperte e per prodotti selezionati – facenti parte comunque di un catalogo molto vasto – perfino la domenica mattina, aspetto che va a fomentare un dibattito popolare ormai da diversi anni sulla necessità di avere centri commerciali e negozi aperti anche nei giorni di festa.
Ma cosa rende possibile il commercio istantaneo degli e-commerce?
Web app e tecnologie digitali abilitano il Q-commerce
Se la velocità “fisica” del recapito al consumatore è fondamentale, sono altrettanto cruciali i passaggi precedenti, prima fra tutti l’acquisto. Fondamentale per l’instant commerce è dotarsi di uno shop online agile e orientato a garantire una customer experience di qualità, fatta di passaggi snelli e sicuri che portano, lato back-end, dalla conferma dell’acquisto all’immediato contatto con il servizio di logistica e consegna.
Centrali poi sono i cosiddetti dark store, magazzini non aperti al pubblico a cui le aziende si appoggiano, dislocati in modo strategico, per consentire di approvvigionarsi da quello geograficamente più vicino alla zona di evasione dell’ordine.
Anche il tema di una Supply Chain intelligente è cruciale. Se l’obiettivo di un’impresa è posizionarsi tra le aziende dal delivery super easy, un sistema di intelligenza artificiale e capacità di analisi in real-time possono fare la differenza tra un Q-Commerce efficiente e uno fallimentare.
Questi elementi infatti sono cruciali per consentire all’azienda di analizzare una grande quantità di informazioni per cogliere intersezioni tra shop on line e store locali, mappare trend di acquisto e stagionalità, assicurarsi di avere sempre in magazzino i prodotti in e-commerce.
Un sistema di approvvigionamento rapido e costante non può non contare sulla tecnologia che, ancora una volta, è il vero enabler del progresso.
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